18/12/11

Gli omosessuali in Africa: Aumenta la criminalizzazione a beneficio della diffusione dell’ AIDS

Gli omosessuali in Africa: Aumenta la criminalizzazione a beneficio della
diffusione dell’ AIDS.

Fonte: AIDES -
www.aides.org trad. Zeno Menegazzi

Quasi 10.000 attivisti si sono riuniti ad Addis Abeba (Etiopia) per una settimana per la 16a Conferenza Internazionale sull'HIV / AIDS in Africa (ICASA 2011).
Molti attivisti anti AIDS sono presenti con le loro associazioni di riferimento in Africa. Stigmatizzazione, credenze popolari/ religiose e AIDS: questi tre aspetti sono strettamente legati fra loro in Africa. Molti paesi contestano l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che raccomanda la protezione e il sostegno alle persone vulnerabili all'HIV, e ricorda che 39 dei 53 paesi che compongono il continente ancora penalizzano l'omosessualità sotto l'influenza di potenti capi religiosi ed organizzazioni religiose internazionali.

Le testimonianze degli arrestati si sono moltiplicate e si è intensificata la repressione ... anche all’interno della stessa 16a Conferenza Internazionale su HIV / AIDS in Africa (ICASA 2011). Diversi leader religiosi e loro seguaci hanno chiesto agli organizzatori a posticipare una pre-conferenza contro la criminalizzazione dell'omosessualità, una conferenza interrotta da un partecipante africano che equipara l'omosessualità con la pedofilia, un’ altro convegno è stato organizzato dai religiosi stessi per esprimere la loro opposizione al discorso scientifico per decriminalizzare l’omosessualità.
La stessa delegazione dell'Etiopia, che ospita la 16a Conferenza Icasa, è infatti divisa tra due fazioni. Una pro e l’altra contro la decriminalizzazione dell’omosessualità.

Un attivista e delegato alla conferenza, impegnato nella lotta per i diritti dei gay in Africa, ha detto che continua a cambiare posto di soggiorno e riunioni del suo gruppo per motivi di sicurezza, alcuni hotel hanno rifiutato di ospitare gli attivisti anti-omofobia più di qualche giorno. Sul programma ufficiale della settimana, non è stato pubblicato il seminario della rete Africagay contro l'AIDS.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha pubblicato 21 linee direttrici a conoscenza dei paesi che penalizzano l'omosessualità, è rappresentata dal Dott. Ying-Ru Min: "I legislatori devono istituire e attuare ordine anti-discriminazione e di protezione per eliminare lo stigma, la discriminazione e la violenza contro gli omosessuali e ridurre la loro vulnerabilità l'epidemia di AIDS ". Richard Burzynski, UNAIDS, concorda: "Dobbiamo continuare a lottare per fermare la criminalizzazione elaborare programmi nazionali forti ed efficaci per soddisfare le esigenze delle persone più colpite."

E, in alcuni paesi, questa necessità è urgente. Parfait Behen, presidente dell’Associazione Lgbt Camerun Alternatives, dichiara di essere seriamente preoccupato per la repressione crescente. "Le persone sono condannate solo perché sono quello che sono!” Recentemente, il Primo Ministro ha ordinato un incontro per rafforzare l'articolo 347-bis, che criminalizza gli atti omosessuali da 6 mesi a 5 anni di carcere e 20 000 a 200 000 CFA. Con questo articolo sono in grado di condannare qualcuno fino a 15 anni di carcere se sospettato di omosessualità! " Perché il sospetto è sufficiente per portare ordine.

Marc Henri ed Effab, si sono presi undici mesi di carcere perché avevano preservativi e del gel lubrificante contrassegnati con uno slogan gay, sono diventati il simbolo di questa crescente repressione. Un uomo è stato condannato a tre anni e mezzo di prigione dopo aver inviato un sms. Altri sono stati condannati alla pena di cinque anni di carcere per il loro aspetto “troppo femminile”.

Militante del MST ATL / AIDS in Tunisia, dove gli omosessuali prendono da sei mesi a tre anni di prigione, Hassen Hanini , vede la speranza nella rivolta sociale. Ha spiegato che da quando sono partite le rivolte della primavera araba e poco prima del cambio di governo nel gennaio del 2011, diverse associazioni dedicate a "persone specifiche" , come gay, hiv+ o tossicodipendenti sono nate. "C'è l'associazione Rahma, che si batte contro lo stigma e la discriminazione contro le persone con HIV, “Manara” che lavora con i tossicodipendenti e di queste popolazioni specifiche sono ora rappresentati nel Comitato Nazionale di Coordinamento del Fondo Globale, il fondo-agenzia che finanzia la cura e il trattamento dell'HIV nei paesi poveri". Questo è un progresso, ma la portata è limitata: "Nel ATL, abbiamo il diritto di condurre indagini, progetti per la lotta contro l'AIDS nella comunità gay, ma non di parlarne.

Nessun commento:

Il Milk Center è la sede di Arcigay Pianeta Urano, Arcilesbica Juliette & Juliette (VR) e GASP più altri gruppi ed associazioni, si trova in Via Nichesola, 9 (VR) - è aperta a seconda del calendario delle attività. Contatto : 349.3134852 info@arcigayverona.org OPP. verona@arcilesbica.itper avere informazioni iscriviti alla NEWS LETTER ed ISCRIVITI ALLA NOSTRA MAILING LIST