"La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno" è lo slogan di una campagna pubblicitaria sicuramente non convenzionale che sarà visibile da tutti su due bus urbani di Genova dal 4 febbraio. La campagna promossa dall’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, “è una specie di sfida atea in casa di Bagnasco reo di ostacolare il Gay Pride del 13 giugno - spiega Raffaele Carcanoe, presidente nazionale dell'Uaar- e abituato a frequenti uscite in materia di scienza, diritti e riproduzione".
L’Associazione sta promuovendo questa campagna per trovare aderenti e fondi per finanziare altri autobus atei in Italia e si accosta alla linea di altre iniziative tenutesi a Londra, Barcellona, Washington, che hanno creato polemiche, consensi e forti proteste. La scelta di partire da Genova non è stata casuale essendo la sede del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, Conferenza Episcopale Italiana.
Dal momento che il cardinale, principale bersaglio della campagna, è all’estero in pellegrinaggio a Fatima, si è impegnato nella replica don Calabrese. "Ci sono modi e modi di esprimere sia la tolleranza che l'intolleranza - dichiara don Calabrese - e la ricerca della tolleranza è sempre il dialogo" mentre "la contrapposizione è sempre intolleranza".
Le dichiarazioni di don Calabrese si riferiscono alla scelta di indire il Gay Pride il 13 giugno, giorno del Corpus Domini, momento tradizionale e significativo per la Chiesa Cattolica, parte di un calendario consolidato. In questo senso “è quasi cercare lo scontro per lo scontro”, replica Don Calabrese. Al contrario, "da parte del cardinale Bagnasco c'è sempre stata la ricerca del dialogo": "Bagnasco, infatti non ha mai detto che non si doveva tenere il Gay Pride" ma aveva semplicemente chiesto di "evitare sovrapposizioni" delle due date.
Tra gli esponenti politici, la sindaco Marta Vincenzi precisa: "E' un invito a riflettere e naturalmente esprime un punto di vista, non si tratta certo di una campagna di proselitismo a favore dell'ateismo".
S.F.
L’Associazione sta promuovendo questa campagna per trovare aderenti e fondi per finanziare altri autobus atei in Italia e si accosta alla linea di altre iniziative tenutesi a Londra, Barcellona, Washington, che hanno creato polemiche, consensi e forti proteste. La scelta di partire da Genova non è stata casuale essendo la sede del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, Conferenza Episcopale Italiana.
Dal momento che il cardinale, principale bersaglio della campagna, è all’estero in pellegrinaggio a Fatima, si è impegnato nella replica don Calabrese. "Ci sono modi e modi di esprimere sia la tolleranza che l'intolleranza - dichiara don Calabrese - e la ricerca della tolleranza è sempre il dialogo" mentre "la contrapposizione è sempre intolleranza".
Le dichiarazioni di don Calabrese si riferiscono alla scelta di indire il Gay Pride il 13 giugno, giorno del Corpus Domini, momento tradizionale e significativo per la Chiesa Cattolica, parte di un calendario consolidato. In questo senso “è quasi cercare lo scontro per lo scontro”, replica Don Calabrese. Al contrario, "da parte del cardinale Bagnasco c'è sempre stata la ricerca del dialogo": "Bagnasco, infatti non ha mai detto che non si doveva tenere il Gay Pride" ma aveva semplicemente chiesto di "evitare sovrapposizioni" delle due date.
Tra gli esponenti politici, la sindaco Marta Vincenzi precisa: "E' un invito a riflettere e naturalmente esprime un punto di vista, non si tratta certo di una campagna di proselitismo a favore dell'ateismo".
S.F.
Nessun commento:
Posta un commento