24/11/11

Intersessualità in Marocco

Pubblichiamo questo comunicato stampa di Kifkif Italia sul caso di una donna intersessuale marocchina scambiata per un travestito e che perciò ha rischiato il linciaggio.


Ora: Nador, 23 Novembre 2011shadia
Da: Consiglio di Amministrazione del Gruppo KifKif
A: tutti i media e le associazioni per i diritti umani

Domenica (20/11/2011), nel complesso sportivo della città “Nador” dove era organizzato una manifestazione elettorale locale per l'elezione del 25 novembre .
Una cittadina Marocchina di nome “Shadia” ha rischiato l'insciaggio dalla folla che li credeva un Uomo .
“Shadia” soffre di un squilibrio ormonale si è presentata alla manifestazione insieme alla sua nipote di 12 anni .
In mezzo alla folla, ha attirato il sospetto di alcuni presenti che credevano che lei era un uomo, che stava molestando una bambina e cosi l'hanno aggredita a calci, pugni e bastonate fino all'arrivo della polizia che gli ha portata alla questura per accertamenti sulla sua vera identità .
Dopo che la polizia si accertata sulla verità di Shadia, l'hanno accompagnata a casa sua insieme alla nipote .
In un Video diffuso su you-tube, Shadia ha deciso di non uscire più da casa sua perché se è sentita molto offesa e maltratta dalla società che la guardata sempre con disprezzo su una cosa che lei non ha colpa .
Noi Gruppo KifKif abbiamo espresso con forza la nostra indignazione sulla violenza contro le persone in strada, chiedendo alle autorità interessate a indagare sulla questione e di individuare i colpevoli il prima possibile .
denunciamo quella che si definisce "una barbarie indegna di un paese detto civile, il dramma e la inaudita violenza subita in piazza da una giovane ragazza .
Noi non possiamo in alcun modo accettare questo tipo di violenza, è di dare copertura legale con il pretesto che le azioni della vittima rischiava di offendere la pubblica decenza.
questo e un attacco disgustoso e contrario alla dignità umana e ai diritti umani .
Questo è anche l'impatto dell'articolo 489 del Codice penale - che viene usato per criminalizzare l'omosessualità, cosi è diventato un strumento per estorsione, molestie e aggressioni in pubblico con il pretesto di proteggere la morale .
Chiamiamo le autorità a una responsabilità chiara ed esplicita per gli autori e proteggere la privacy di "Shadia", oltre a lavorare su alleviare lo stigma che colpisce i membri della comunità LGBT attraverso le persone e le associazioni che si occupano seriamente con i loro obblighi sui diritti umani .
Il Gruppo KifKif


  
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