Ho messo questo post (provocatorio) per suscitare discussione e sapere cosa ne pensate in merito.
di Luisa Muraro
Metro - 20 ottobre 2009
Contro la previsione più sensata, il nostro parlamento ha bocciato una legge che in pratica doveva penalizzare l'omofobia, cioè l'odio per le persone omosessuali. Come tanti altri, anch'io dico: non doveva andare così, pensando soprattutto all'Italia che fa la figura di un paese incivile. Però, per me, questo è solo l'inizio di un discorso che bisogna fare sulle leggi che mirano a migliorare i costumi della popolazione. Io non credo che la legge penale possa servire a questo scopo. I costumi cambiano in meglio solo a una condizione, che è l'amore libero del bene. È giusto, giustissimo combattere con la legge le discriminazioni, a cominciare dalle più odiose, motivate dalle caratteristiche fisiche o dalle scelte personali che non fanno del male a nessuno. Ancor più giusto, punire con la legge le aggressioni e i maltrattamenti dettati da motivi ingiustificati, più o meno odiosi che siano. Ma è sbagliato, anzi controproducente, voler estirpare i cattivi sentimenti con lo strumento della repressione penale. L'omofobia, così come la misoginia, l'antisemitismo, la xenofobia, il disprezzo dei più poveri, sono cattivi sentimenti che avvelenano, in primo luogo, chi li prova ma anche, purtroppo, la vita sociale. La società deve difendersi, sì, ma non con la legge penale. Questa aizza la violenza dei già prepotenti e divide la grande massa delle persone incerte fra il pro e il contro. In altre parole, la legge non favorisce le forze della trasformazione che sono libertà e amore. Se, in questi ultimi decenni, la vergogna che pesava sulla minoranza omosessuale è diminuita ed è avviata, speriamo, a sparire, questo lo dobbiamo all'esempio e all'azione delle persone singole e delle associazioni, in un libero rapporto di scambio con la popolazione.
Metro - 20 ottobre 2009
Contro la previsione più sensata, il nostro parlamento ha bocciato una legge che in pratica doveva penalizzare l'omofobia, cioè l'odio per le persone omosessuali. Come tanti altri, anch'io dico: non doveva andare così, pensando soprattutto all'Italia che fa la figura di un paese incivile. Però, per me, questo è solo l'inizio di un discorso che bisogna fare sulle leggi che mirano a migliorare i costumi della popolazione. Io non credo che la legge penale possa servire a questo scopo. I costumi cambiano in meglio solo a una condizione, che è l'amore libero del bene. È giusto, giustissimo combattere con la legge le discriminazioni, a cominciare dalle più odiose, motivate dalle caratteristiche fisiche o dalle scelte personali che non fanno del male a nessuno. Ancor più giusto, punire con la legge le aggressioni e i maltrattamenti dettati da motivi ingiustificati, più o meno odiosi che siano. Ma è sbagliato, anzi controproducente, voler estirpare i cattivi sentimenti con lo strumento della repressione penale. L'omofobia, così come la misoginia, l'antisemitismo, la xenofobia, il disprezzo dei più poveri, sono cattivi sentimenti che avvelenano, in primo luogo, chi li prova ma anche, purtroppo, la vita sociale. La società deve difendersi, sì, ma non con la legge penale. Questa aizza la violenza dei già prepotenti e divide la grande massa delle persone incerte fra il pro e il contro. In altre parole, la legge non favorisce le forze della trasformazione che sono libertà e amore. Se, in questi ultimi decenni, la vergogna che pesava sulla minoranza omosessuale è diminuita ed è avviata, speriamo, a sparire, questo lo dobbiamo all'esempio e all'azione delle persone singole e delle associazioni, in un libero rapporto di scambio con la popolazione.
Che è la strada da proseguire.
1 commento:
assolutamente non d'accordo.
La legge è un'arma è no strumento per combattere l'omofobia
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