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Non nel loro nome, vi prego, non fate che passi sotto silenzio la responsabilità dei singoli, collettiva e pubblica dell'ennesimo terremoto che in Italia diventa mortale sopratutto per l'incuria, l'incultura, la sciatteria, che abbiamo nel costruire e nel ricostruire; un paese, il nostro, che si auto proclama Grande e che ammanta di grandeur cafonal-sciovinista le sue miserie, senza mai imparare nulla dalle lezioni del passato.
Non nel nome dei morti possiamo lasciare che il melenso piagnisteo fasullo dei vari Vespa, travolga il senso critico ed il senso di giustizia,non nel nome del futuro, il futuro che ha il volto dei ragazzi e delle ragazze dell'Università, di quelle studentesse e di quegli studenti meritevoli che vengono alloggiati in strutture pubbliche mal controllate, strutture che danno poca sicurezza, strutture che, da anni, si va ripetendo andrebbero ampliate, migliorate, rese davvero degne di una Nazione moderna, cui stiano a cuore i giovani, l'avvenire. Quei ragazzi e quelle ragazze sono morti nella Casa dello Studente e sono morti perchè qualcuno non ha fatto il proprio dovere, perchè si sono ignorate le denunce annose, perchè la nostra nazione ha sempre avuto l'antico vezzo di autoassolversi:dal razzismo, dal fascismo, dal maschilismo, dall'odio verso le nuove generazioni...
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Anna Spina
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