25/10/08

Essere Gay non è di sinistra pure in politica


Due settimane fa il notissimo leader della destra austriaca Haider si è schiantato a forte velocità e in stato di ebbrezza perdendo la vita in una strada poco lontano dalla capitale della sua Carinzia, Klagenfurt.
La sera prima era stato in discoteca, ma poi si è saputo (da verbale di polizia) che aveva fatto tappa in un noto bar gay a 200 metri dal suo ufficio.
Che Haider fosse omosessuale lo sapevano tutti nel mondo politico e giornalistico, ma che avesse una relazione molto forte con il suo successore designato Stefan Petzner era sconosciuto ai più. La vicenda ha avuto una vasta eco dopo l'intervista ad una radio locale nella quale tra le lacrime Petzner parla con toni molto teneri e commoventi della sua relazione “molto speciale” con Haider, relazione che era molto più di “un'amicizia” e della quale era a conoscenza anche la moglie del leader della Carinzia. Non c'è dubbio che in questa vicenda i protagonisti abbiamo pagato caramente quell'ipocrisia che circonda la vita politica degli omosessuali di destra i quali a parola difendono e promuovono quel tradizionalismo familista che nei fatti sono i primi a non praticare. Il prezzo del potere guadagnato a destra è quella scomodissima omertà sulla propria vita privata che inevitabilmente cade in circostanze drammatiche come questa. Che senso ha, quindi, l'ira del leader leghista Calderoli quando accusa di “sciacallaggio” i giornali italiani e i gruppi gay di non essere intervenuti su un presunto uso distorto dell'omosessualità di Haider malamente riportata dai giornali? In realtà Calderoli dovrebbe guardare in casa sua e rispondere su quante possibilità avrebbe un militante leghista di fare carriera in quel partito come omosessuale dichiarato. Mentre occorre, invece, una riflessione sul rapporto tra destra politica e questione omosessuale, perchè i gay a destra ci sono eccome.
Sono in posizione di potere ma non sono affatto “visibili” come tali, anzi. In Italia, per ora, nessun omosessuale ai vertici di un partito dell'attuale maggioranza ha fatto il “coming out” (e non l'outing come scrivono erroneamente la maggior parte dei giornali) per la semplice ragione che
qui da noi, persino più che in Austria, l'omofobia politica è ancora fortissima e la carriere sarebbe inevitabilmente interrotta.
Come peraltro è già capitato al povero Petzner.
franco.grillini.it

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