
» Riprende la polemica che incrocia omosessualità e politica in un gioco che confonde le idee su partiti e valori. «I gay nell'Esercito sono inadatti». Questa la dichiarazione del generale Mauro Del Vecchio, candidato nelle file del Pd, che ha scatenato una serie di reazioni. Bufera di botta e risposta che suona come un'ulteriore frattura tra il Partito Democratico e il mondo dei diritti di identità sessuale. Un polverone che tra l'altro ricorda quello che seguì le dichiarazioni di Aurelio Mancuso sulla lontananza di stesso Pd dal mondo omosessuale. Non è tardata la replica di Franco Grillini (Partito Socialista), che ha definito «omofobe e conservatrici» le idee del Generale espresse nell'intervista s r YouTube a Klaus Davi. «Prendiamo atto, ancora una volta, che il Pd non è un nuovo partito, ma una pessima coalizione che tiene dentro omofobi, guerrafondai e qualche specchietto per l'allodole. Che pena!» commenta Gianpaolo Silvestri, candidato per la Sinistra Arcobaleno in Sicilia per il Senato. «Adesso ci è chiaro perchè il generale Del Vecchio aveva affermato di accettare la sua candidatura nelle liste del Pd contro la sinistra - rincara la dose Franco Giordano, candidato di Sinistra Arcobaleno alla Camera in Toscana - Con le sue dichiarazioni di oggi si dimostra, infatti, che la sua è una cultura non moderata, ma apertamente reazionaria, fortemente omofoba, rozza e maschilista. Forse, però, stavolta la logica del "ma Anchè è andata troppo oltre." Persino per Veltroni<<
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